Negli ultimi anni FIDIA S.r.l. ha notevolmente contribuito alla diffusione dei materiali compositi fibro-rinforzati FRP (Fiber Reinforced Polymer), impiegati nel rinforzo a compressione, taglio e flessione di strutture esistenti in calcestruzzo, muratura, legno e acciaio in caso di:
- degrado (aggressione chimica, ossidazione e corrosione);
- errori di progettazione o di realizzazione in cantiere;
- cambiamento nella destinazione d’uso;
- adeguamento statico e normativo;
- consolidamento in seguito ad eventi sismici o ad incendi;
- ripristino dell’integrità strutturale.
- protezione degli edifici e delle strutture civili da azioni dinamiche generate da
scoppi o altro tipo di calamità naturale e non.
FIDIA S.r.l. affianca i progettisti che intendono affrontare interventi di rinforzo sul patrimonio strutturale in generale e su quello storico-artistico-monumentale esistente che riscontrano problematiche strutturali. I tecnici di FIDIA S.r.l. sono in grado di elaborare efficaci soluzioni che prevedono l’impiego di materiali FRP, caratterizzati dal vantaggioso rapporto resistenza-peso che determina alte prestazioni e bassa invasività, assicurando al contempo leggerezza e rigidezza. I rinforzi mediante FRP, inoltre, si distinguono per la rapidità d’installazione, costi contenuti a fronte di soluzioni altamente tecnologiche, resistenza, durabilità nel tempo e versatilità; i materiali compositi permettono di intervenire solo laddove c’è realmente bisogno di aumentare la resistenza e la rigidezza della struttura esistente, solamente nelle sezioni maggiormente sollecitate o non rispondenti alle specifiche di progetto. Risultano particolarmente indicati nel rinforzo di:
- travi, pilastri e solai;
- archi, volte, cupole e coperture;
- ponti e passerelle,
indipendentemente che la struttura sia realizzata in c.a., c.a.p., muratura, legno o acciaio.
La presenza di differenti materiali compositi associati a differenti tecnologie permette di scegliere la soluzione ottimale per lo specifico problema strutturale che si sta andando a risolvere.
Le tecnologie a oggi maggiormente utilizzate nel rinforzo strutturale sono di seguito riportate:
La tecnologia prevede l’impregnazione del tessuto secco in fibra di carbonio, vetro, aramide o acciaio direttamente in-situ con apposite matrici sotto forma di resina o malta (malta solo per tessuti in acciaio) così da formare il composito di rinforzo (Composito = Tessuto Secco + Matrice Polimerica). Questa tecnologia è particolarmente indicata per fasciature e cerchiature oltre che per rinforzi a flessione e taglio.
Materiali per questo tipo di applicazione: le serie FIDCARBON / FIDGLASS / FIDARAMID / FIDSTEEL
Le restanti tecnologie prevedono l’utilizzo di prodotti compositi prodotti e controllati in stabilimento quali barre, lamine e profili strutturali pultrusi.
Si tratta di una tecnologia che prevede l’applicazioni di profilati pultrusi (lamine) che possono essere installati direttamente sul substrato, opportunamente livellato, soprattutto nel caso di strutture in CA e CAP, per mezzo di resine epossidiche al fine di incrementarne la resistenza a flessione e taglio.
Materiali per questo tipo di applicazione: FID-FORTIUS 150-200 CFRP Laminate
- NSM (Near Surface Mounted Bars)
Si tratta di una tecnologia già largamente diffusa in USA ed in Canada in grado di assicurare rinforzo tagliante e flessionale in zone a momento negativo oppure dove sia necessario mascherare l’intervento di rinforzo. Tali barre a sezione circolare o rettangolare vengono annegate nei giunti di malta delle murature o in apposite scanalature tracciate sulle sezioni per quanto concerne le strutture in ca/cap. A seguito del tracciamento della scanalatura mediante apposite frese, viene iniettata la stessa per circa metà volume, successivamente inserita la barra e completata l’iniezione di resina al fine di garantire la necessaria aderenza tra barra e substrato, indispensabile per trasferire gli adeguati sforzi di trazione tra i vari materiali.
Materiali per questo tipo di applicazione: FID-ASLAN 100 GFRP / FID-ASLAN 200 CFRP / FID-ASLAN 500 CFRP
Questa tecnologia prevede l’utilizzo di barre in CFRP installate in situ su strutture in ca/cap al fine di realizzare un intervento con il duplice scopo di rinforzare attivamente a flessione le sezioni interessate e al tempo stesso garantire un minimo recupero delle freccie in esercizio. Tale tecnologia prevede il pretensionamento delle barre mediante opportuni dispositivi di tiro, installati sulle sezioni da rinforzare, in modo da riproporre all’esterno della sezione quanto comunemente realizzato in stabilimento per le sezione in cap pretese.
Materiale per questo tipo di applicazione: FID-ASLAN 200 CFRP
In merito al patrimonio edilizio-infrastrutturale esistente, i profili strutturali pultrusi vengono impiegati per il rinforzo, consolidamento e ristrutturazione di strutture prevalentemente inflesse in legno (travetti e travi componenti il solaio) per apportare un notevole incremento dell’inerzia della sezione laddove il sistema lo necessita, senza peraltro aggravare di peso proprio la struttura esistente e senza modificarne sensibilmente lo spessore del solaio finito. Tale soluzione risulta vincente non solo sotto il profilo ingegneristico, bensi soprattuto dal punto di vista realizzativo, grazie all’elevata leggerezza dei profili che li rende facilmente trasportabili a mano anche nei cantieri più difficili.
Di seguito si riporta un esempio di applicazione tipo, dove il profilo pultruso IPE viene reso solidale alla trave tramite connetori in composito ed incollaggio per mezzo di resina epossidica:
Normativa di riferimento: CNR DT 200/2004 “Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l’utilizzo di Compositi Fibrorinforzati”.
Nella sezione “Applicazioni” è possibile scaricare le schede degli interventi.
|
